descrizione
La pubblicazione di un libro sull’opera di Gianfranco Tozzini è per me occasione per ricordare l’amicizia che
ci unisce dal 1986, quando, all’inaugurazione del Pantheon della libertà di Brasilia, ho avuto modo di conoscerlo.
Il nostro incontro si è trasformato in sodalizio professionale, non solo per lo sguardo simile sulle cose del
mondo, che ci ha portati a poter condividere temi a me cari, legati al destino dell’umanità e alle ingiustizie
che la affliggono, ma anche perché, da subito, le opere di Tozzini mi sono parse incredibilmente vicine al
mio modo di fare e intendere l’architettura.
Auguro a Tozzini di proseguire con lo stesso instancabile entusiasmo lungo il percorso di ricerca di qualità
nell’architettura, intrapreso da anni e mai abbandonato.
Rio de Janeiro, 26 novembre 2007